Giallo, arancione, rosso: i livelli di allerta di Stromboli e l’eruzione 2024

AIVULC / Approfondimenti
13
Lug
2024

Giallo, arancione, rosso: i livelli di allerta di Stromboli e l’eruzione 2024

a cura di Federico Di Traglia

Stromboli è un vulcano conosciuto in tutto il mondo per la sua attività esplosiva persistente, fatta di piccole esplosioni con getti di materiale di decine o centinaia di metri di altezza e ricaduta intorno alle bocche eruttive (Figura 1). L’attività esplosiva può intensificarsi, con l’occorrenza di esplosioni più grandi, definite in base alla scala dell’evento esplosioni maggiori o parossistiche (classificabili come esplosioni Vulcaniane). Questi eventi possono influenzare settori più grandi del vulcano, fino a raggiungere le zone abitate nei casi più violenti e possono avvenire in maniera improvvisa: ad oggi, infatti, non sono stati ancora trovati chiari precursori di lungo periodo, mentre sul breve periodo (minuti) le variazioni dell’inclinazione del suolo sono ritenute un precursore utile per l’allertamento rapido.


Figura 1. Attività Stromboliana ordinaria (7 maggio 2024).

Oltre all’attività esplosiva, a Stromboli si possono verificare eventi effusivi, chiamati trabocchi lavici nel caso di eventi di piccola durata (da ore a giorni) dai crateri sommitali o colate laviche se di lunga durata (da settimane a mesi) dai crateri sommitali o da bocche che si possono aprire sul versante instabile della Sciara del Fuoco. Questa attività effusiva è solitamente associata a fenomeni di instabilità di versante, con frane di dimensione variabile che si possono generare dal franamento di diversi settori del vulcano.
Nel caso di franamento di materiale caldo localizzato intorno ai crateri, lo scivolamento di materiale incandescente può generare valanghe di roccia ardente, classificabili come correnti piroclastiche, simili a quelle generate durante le grandi esplosioni parossistiche. Episodi di questo tipo sono relativamente frequenti a Stromboli e sono stati sempre associati a trabocchi lavici o all’aperture di bocche laviche al di fuori della zona craterica. Eventi di questo tipo sono stati ad esempio osservati il 28 dicembre 2002, il 27 febbraio 2007, il 12 gennaio 2013, il 6 e il 7 agosto 2014, il 30 marzo 2020, il 19 maggio 2021, il 9 ottobre e 4 dicembre 2022.
Oltre a questi fenomeni di instabilità, a Stromboli frane di più grande dimensione si possono generare in condizioni di elevatissima attività vulcanica, momenti in cui il magma che risale nei condotti sommitali non riesce ad essere del tutto eruttato e si propaga all’interno della Sciara del Fuoco, producendone il parziale o totale franamento. Queste frane possono generare tsunami, con onde di diversi metri nell’area settentrionale dell’isola (Figura 2).


Figura 2. Mappa delle aree di ingressione di onde di tsunami derivanti da modelli numerici nel caso di a) frana sottomarina di 17,5 × 106 m3 e b) frana subaerea di 35,3 × 106 m3 (modificate da Esposti Ongaro et al., 2021 e Turchi et al., 2022).

La gestione del rischio vulcanico a Stromboli si basa su un piano di emergenza redatto dal Dipartimento di Protezione Civile congiuntamente con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Università degli Studi di Firenze e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Per quanto riguarda la valutazione del livello di attività vulcanica (VALS; Figura 3), sono stati identificati 4 livelli di attività (VERDE, GIALLO, ARANCIONE, ROSSO), grazie ai quali si stima quanto il vulcano sia in disequilibrio rispetto a una situazione ordinaria (livello GIALLO). Il progressivo disequilibrio può avvicinare il vulcano a una condizione di transizione verso fasi effusive, spesso associate a fenomeni di instabilità. In particolare, il cosiddetto livello ARANCIONE corrisponde a un livello di disequilibrio tale da poter generare fenomeni di franamento di materiale vulcanico incandescente presente sul bordo della terrazza craterica e lo sviluppo di correnti piroclastiche (dette anche valanghe ardenti). Da questa condizione di disequilibrio il vulcano può tornare a livelli di minore disequilibrio (ritorno al livello GIALLO) o, in pochi casi, evolvere in condizioni di maggiore disequilibrio (passaggio al livello ROSSO), con l’inizio di eruzioni effusive. In questa condizione, la possibilità di intrusione di magma all’interno della Sciara del Fuoco è alta, creando le condizioni per la destabilizzazione del versante, lo sviluppo di frane di dimensioni ragguardevoli e il possibile innesco di onde di tsunami con impatti significativi sulle coste dell’isola.




Figura 3. Tabella dei livelli di allerta del vulcano Stromboli (Scaricabile al seguente link: https://rischi.protezionecivile.gov.it/static/298362a5688962c05330623766f70dcf/2021-vals-stromboli-ita.pdf).

Per ciascun livello di allerta vengono riportati sia i fenomeni osservati sia quelli attesi, ma che non necessariamente possono verificarsi. Inoltre, viene specificato che in tutti i livelli di allerta è possibile che si verifichino fenomeni pericolosi che, allo stato delle conoscenze, presentano una bassa probabilità di accadimento. Nella tabella di valutazione del livello di attività vulcanica è chiaramente specificato che l’attività esplosiva violenta, cioè le esplosioni maggiori o parossistiche, possono avvenire in maniera improvvisa nei livelli GIALLO, ARANCIONE e ROSSO (Figura 4).


Figura 4. Dettaglio relativo all’occorrenza di esplosioni violente all’interno della tabella di valutazione di attività vulcanica per Stromboli (Scaricabile al seguente link: https://rischi.protezionecivile.gov.it/static/298362a5688962c05330623766f70dcf/2021-vals-stromboli-ita.pdf).

Parlare di eruzioni a Stromboli è difficile, in quanto vulcano ad attività persistente. Ciò nonostante, periodi caratterizzati da variazione dall’attività Stromboliana all’attività effusiva o l’occorrenza di esplosioni parossistiche/Vulcaniane viene comunque indicata come “eruzione”.
L’eruzione 2024, che è iniziata il 3 luglio con il franamento di una parte dell’area craterica di nord-est innescato da un trabocco lavico, è stata anticipata da una serie di aumenti nei parametri di monitoraggio a partire da fine aprile. Il progressivo aumento dell’attività e dei parametri ha avuto un brusco incremento il 23 giugno 2024 (Figura 5), portando il giorno successivo all’innalzamento del livello di allerta da GIALLO ad ARANCIO.


Figura 5. Mappe degli spostamenti registrate dal sistema radar interferometrico gestito dal Centro per la Protezione Civile dell’Università di Firenze (GBInSAR NE190) che mostrano un iniziale aumento delle deformazioni nell’area craterica di nord-est (zona a frange) a partire da fine maggio (a) e un successivo forte aumento della deformazione nell’area craterica di nord-a partire dal 23 giugno 2024, mentre entrambe le mappe mostrano stabilità nella Sciara del Fuoco (colore rosso).

Il 4 luglio successivo si sono verificate prima un’esplosione maggiore (Figura 6, a sinistra) e successivamente sono iniziate a franare parti sempre più grandi dell’area craterica di nord-est.
Questa attività è stata innescata dalla spinta del magma che si è aperto un varco fino a quota 600-650 m s.l.m., alimentando una colata lavica che ha raggiunto il mare rapidamente. Successivamente, nel giro di poche ore, il magma ha iniziato a muoversi all’interno della Sciara del Fuoco, generando forte sismicità e deformazioni. L’attività sismica e le deformazioni sono aumentate fino all’apertura di una bocca lavica localizzata all’incirca a quota 500 m s.l.m., all’interno di un canyon che si era formato al centro della Sciara del Fuoco durante alcuni trabocchi lavici tra il 9 e il 15 ottobre 2022. L’apertura della bocca lavica nella Sciara del Fuoco ha innescato il franamento di materiale che mischiandosi con la lava ha generato valanghe di materiale ardente, chiamate correnti piroclastiche (o flussi piroclastici; Figura 6, a destra). Questa attività ha rapidamente fatto innalzare il livello di attività da ARANCIONE a ROSSO.


Figura 6. A sinistra, la nube più scura che comprare tra le nubi chiare è la colonna eruttiva generata dall’esplosione maggiore del 4 luglio 2024 ore 14:11 (12:11 UTC).
A destra, colonna di cenere associata allo scorrimento di correnti piroclastiche generate dal franamento di materiale incandescente lungo la Sciara del Fuoco il 4 luglio 2024 alle 18:21 (16:21 UTC).

L’attività effusiva è proseguita fino al giorno 11 luglio, con oscillazioni del tasso di emissione ma con sempre meno franosità associata (Figura 7).

Figura 8. Colata lavica sulla Sciara del Fuoco che raggiunge la linea di costa, generando una colonna di vapore e sporadiche esplosioni al contatto con l’acqua del mare.

Il giorno 11 alle 14:07 (12:07 UTC) si è verificata un’esplosione parossistica/Vulcaniana (Figura 8), con la formazione una colonna eruttiva che si è dispersa verso sud-sudest ed una corrente piroclastica che è scorsa lungo la Sciara del Fuoco, propagandosi a mare per decine di metri dalla linea di costa.


Figura 8. La colonna eruttiva dell’esplosione parossistica/Vulcaniana del 11 luglio 2024. Nella foto (a) si possono notare anche gli impatti dei clasti balistici nella parte alta del vulcano, mentre in quella (b) si apprezza una seconda colonna di cenere dovuta alle correnti piroclastiche che sono scorse sulla Sciara del Fuoco raggiungendo il mare.

Bibliografia scientifica

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Esposti Ongaro, T., et al. (2021). Modeling tsunamis generated by submarine landslides at Stromboli Volcano (Aeolian Islands, Italy): A numerical benchmark study. Frontiers in Earth Science, 9, 628652. https://doi.org/10.3389/feart.2021.628652

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Valade, S., et al. (2016). Tracking dynamics of magma migration in open-conduit systems. Bulletin of Volcanology, 78, 1–12. https://doi.org/10.1007/s00445-016-1072-x


Bollettini e comunicati di monitoraggio

Centro di Monitoraggio delle Isole Eolie: https://cme.ingv.it/bollettini-e-comunicati

Documenti tecnici di Protezione Civile

Piano di Emergenza dell’Isola di Stromboli: https://rischi.protezionecivile.gov.it/static/3b89029643532bdb10a49064c0504cc5/pianonazionalestromboli2015.pdf

Tabella VALS: https://rischi.protezionecivile.gov.it/static/298362a5688962c05330623766f70dcf/2021-vals-stromboli-ita.pdf


Ulteriori approfondimenti

https://www.aivulc.it/dettnews-stromboli_sorvegliato_speciale_il_ritorno_della_lava_dopo_un_decennio/4_635/it/

https://ingvvulcani.com/2024/07/11/stromboli-ed-etna-duello-al-sole/

https://www.aivulc.it/dettnews-valanghe_ardenti_pseudocolate_depositderived_pdcs_cosa_succede_se_frana_materiale_vulcanico_incandescente/4_623/it/

https://ingvvulcani.com/2020/10/16/la-memoria-dello-stromboli/