Scuola di Vulcanologia "Bruno Capaccioni" 2025
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Dal 3 al 9 settembre 2025 si è svolta a Lipari la Scuola di Vulcanologia “Bruno Capaccioni”, promossa dall’Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV) in collaborazione con IAVCEI e INGV e con il patrocinio del Parco Archeologico delle Isole Eolie “Luigi Bernabò Brea”. L’iniziativa, giunta ormai alla sua sedicesima edizione, rappresenta un appuntamento annuale consolidato per studenti universitari delle lauree triennali e magistrali in discipline geologiche. L’obiettivo principale è fornire solide basi sulla conoscenza dei sistemi vulcanici e dei processi eruttivi, integrando lezioni teoriche e attività pratiche direttamente sul campo.
L’edizione 2025 è stata coordinata da Federico Lucchi e Claudio Tranne (Università di Bologna), Eugenio Nicotra (Università della Calabria) e Gianfilippo De Astis (INGV – Roma 1), con la partecipazione di altri docenti e ricercatori, tra cui Jacopo Natale (Università di Bari) e Simona Scollo (INGV-OE Catania).
Le richieste di partecipazione sono state 50, a testimonianza del grande interesse che le attività di terreno continuano a suscitare tra gli studenti di geoscienze. I posti disponibili erano 25 e sono stati assegnati a studenti provenienti da numerose università italiane (tra cui Roma “La Sapienza” e Roma 3, Bologna, Napoli, Catania, Messina, Cagliari, Firenze, Palermo, Perugia, Pisa). Il programma ha previsto una combinazione di lezioni teoriche, ospitate presso il Museo Archeologico Regionale Eoliano, e quattro giorni di esercitazioni pratiche sulle isole di Lipari, Vulcano e Stromboli.
I partecipanti hanno potuto approfondire lo studio delle morfologie vulcaniche, dei depositi piroclastici e lavici e dei meccanismi eruttivi, discutendo sul campo i diversi processi di trasporto e deposizione, dalla caduta di materiale vulcanico alle correnti piroclastiche, fino ai lahar. Ampio spazio è stato dato anche al riconoscimento delle principali forme di collasso vulcano-tettonico e alla relazione tra dinamiche magmatiche ed edifici vulcanici.
Le escursioni hanno toccato alcuni dei siti più rappresentativi della geologia eoliana. A Lipari, gli studenti hanno osservato le successioni piroclastiche e i duomi riolitici del settore sud, datati tra 42 e 20 mila anni, ed il cono di pomici riolitiche di Monte Pilato insieme con la celebre colata ossidianacea di Rocche Rosse da esso emessa, nell’ ultima fase di attività eruttiva sull’isola, in età medievale. A Vulcano, l’escursione si è concentrata sul settore settentrionale, includendo la piattaforma lavica di Vulcanello e il cono della Fossa, teatro dell’eruzione del 1888-90, fondamentale per comprendere le dinamiche di costruzione e distruzione di un vulcano attivo. L’ultima giornata ha previsto il trasferimento a Stromboli, dove è stata effettuata un’escursione nel settore nord-orientale dell’isola, tra le tracce delle fessure eruttive oloceniche e la colata di San Bartolo di età romana. Infine, dal punto panoramico di quota 290 m, sul bordo nord-est della Sciara del Fuoco, gli studenti hanno potuto osservare direttamente l’attività stromboliana dei crateri sommitali, che continua a modellare la morfologia sommitaledel vulcano e a condizionare l’evoluzione della Sciara.
La Scuola di Vulcanologia “Bruno Capaccioni” si conferma dunque un’esperienza formativa di grande valore, capace di coniugare rigore scientifico, attività pratica e un clima di condivisione tra docenti e studenti. Un appuntamento che ogni anno rinnova l’entusiasmo e la passione per lo studio dei vulcani e che rappresenta un tassello fondamentale nella formazione dei futuri geologi e vulcanologi..jpg)