Etna, 19 Maggio 2021: la ventiduesima eruzione parossistica è del Maestro Franco Battiato

a cura di Marco Viccaro


Dopo 7 settimane dal 21esimo episodio parossistico, nella notte/alba del 19 Maggio 2021 l’Etna è tornata protagonista e lo ha fatto con stile ed eleganza che si confanno a chi è davvero grande (Figura 1). Un episodio parossistico al Cratere di Sud-Est che, improvviso e “inaspettato” (anche se in realtà il vulcano già da alcuni giorni aveva dato chiari segnali di risveglio con sporadiche emissioni di cenere accompagnate anche da momenti di debole attività Stromboliana), si è unito al lutto per la scomparsa del grande Maestro Franco Battiato. Un’eruzione delicata, silenziosa, rispettosa del momento, che non ha arrecato alcun disturbo ai compaesani dell’artista presso Milo e alla comunità etnea in generale, alla quale il vulcano si è voluto anzi affiancare partecipando in punta di piedi al cordoglio.

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Figura 1. Attività eruttiva dell’Etna a carattere stromboliano all’alba del 19 Maggio 2021. Foto sottoposta a copyright e gentilmente concessa da Fabrizio Zuccarello.

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Che lo spettacolo non fosse terminato con l’eruzione del 31 Marzo – 1 Aprile 2021 era comunque abbastanza chiaro agli addetti ai lavori. La tregua di oltre 1 mese e mezzo non deve infatti sorprendere. Tutte le sequenze eruttive del passato (anche recente) mostrano variazioni rilevanti nella frequenza di accadimento degli episodi parossistici, con momenti di stasi che coprono intervalli di poche ore o anche di settimane/mesi. D’altra parte la straordinaria sequenza eruttiva attualmente in corso ha avuto un suo inizio “singhiozzante” con 4 episodi avvenuti tra la metà di Dicembre 2020 (1° episodio il 13-14 Dicembre, 2° episodio del 20-21 Dicembre, 3° episodio del 22 Dicembre) e il 18 Gennaio 2021, dopo quasi un mese. E solo dopo un altro mese circa, a partire dal 16 Febbraio 2021, l’attività eruttiva ha raggiunto il suo apice, con frequenza massima delle eruzioni nell’ordine delle 32-48 ore almeno fino al 10° episodio avvenuto il 24 Febbraio 2021. Dopodiché l’Etna ha mostrato un progressivo allentamento della sua furia incalzante, con stasi tra un episodio e il successivo che da 50-80 ore (dall’11° al 19° episodio) è cresciuta ad oltre 90 ore per il 20° e a circa 170 ore per il 21° episodio, avvenuto tra il 31 Marzo e il 1 Aprile.
 
Quella che è stata ormai ribattezzata come “l’eruzione del Maestro Franco Battiato” ha presentato intensità decisamente inferiore rispetto agli episodi che hanno caratterizzato il periodo Febbraio-Marzo 2021, mostrando analogie piuttosto con le prime 4 eruzioni della sequenza iniziata a metà Dicembre 2020. La ripresa dell’attività Stromboliana al Cratere di Sud-Est poco dopo le ore 2 del 19 Maggio è stata seguita da un repentino incremento dell’energia, che ha portato dopo 1 ora circa ad una fase di debole fontanamento, con getti di lava alti 100-200 metri e messa in posto di una colata lavica scarsamente alimentata, il cui flusso era diretto verso sud-ovest e il cui fronte si è arrestato nel corso della tarda mattinata intorno ai 2800 metri di quota. L’attività eruttiva ha prodotto, nel momento di massima intensità, un plume di cenere la cui dispersione è avvenuta in direzione est (Figura 2), producendo comunque un fall-out molto modesto, assolutamente non comparabile con le cospicue ricadute di ceneri e lapilli derivanti dagli episodi di Febbraio e Marzo 2021. Similmente agli episodi precedenti, l’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est ha avuto anche in questo caso durata relativamente breve, cessando già verso le 7 del mattino, dopo circa 5 ore dall’intensificazione dell’attività Stromboliana.
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Figura 2. Attività eruttiva dell’Etna a carattere stromboliano all’alba del 19 Maggio 2021. Foto sottoposta a copyright e gentilmente concessa da Fabrizio Zuccarello.

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Il significato assunto da questo ventiduesimo episodio eruttivo? Assolutamente in linea con quanto già è stato espresso nelle scorse settimane, ovvero l’Etna sta continuando a trasferire verso la superfice il magma che ha fatto ingresso nel suo sistema di alimentazione nel corso della seconda metà di Novembre 2020. In assenza di ulteriori ricariche profonde da parte di nuovo magma, episodi eruttivi come quello di ieri notte/alba devono essere considerati dunque come la naturale coda della sequenza, la cui durata è da mettere in stretta correlazione con le masse di magma (ma soprattutto di gas) ancora in gioco nel sistema di alimentazione del vulcano.


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